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Per diversi anni, Marineland ha condotto campagne in mare per studiare la popolazione, l'abbondanza e la distribuzione dei cetacei nel Mediterraneo in funzione dei parametri ambientali. Questi studi hanno contribuito a sensibilizzare le autorità francesi, italiane e monegasche sulla presenza dei cetacei nelle loro acque territoriali. Sono 8 le specie comunemente osservate: balenottera (Balaenoptera physalus), capodoglio (Physeter macrocephalus), delfino di Risso (Grampus griseus), balenottera minore (Globicephala mela), tursiope (Turiops truncatus), delfino comune (Delphinus delphis), delfino bianco e blu (Stenella coeruleoalba) e zifio (Ziphius cavirostris). Il santuario Pelagos è stato creato in risposta alla necessità di preservare la biodiversità dei cetacei nelle acque del Mediterraneo occidentale. Frutto di un accordo tra Francia, Monaco e Italia del novembre 1999, l'obiettivo di quest'area marittima protetta, sin dalla sua entrata in vigore nel 2002, è quello di garantire uno stato di conservazione favorevole per i mammiferi marini, proteggendo loro e i loro habitat dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane.
Negli ultimi anni, scienziati, studenti e ricercatori di numerose organizzazioni di ricerca francesi e internazionali chiedono regolarmente a Marineland di svolgere ricerche sulle specie marine presenti allo Zoo Marino di Antibes. Nel corso di queste ricerche, Marineland mette a loro disposizione anche i dati (raccolti nell'arco di diversi decenni) e le competenze dei suoi team di animali. Ciò consente ai ricercatori di esplorare e infine convalidare ipotesi scientifiche che spesso sono difficili, se non impossibili, da verificare in natura.
Grazie a questi progetti scientifici sono state prodotte numerose pubblicazioni scientifiche.
Data la loro rarità negli zoo, le orche di Marineland hanno partecipato regolarmente a diversi studi. Oltre ad accrescere le nostre conoscenze, le sessioni di ricerca hanno contribuito notevolmente all'arricchimento ambientale di questi animali.
Nell'ultima edizione della Lista rossa delle specie minacciate dell'IUCN (versione 2023.1), 44.016 delle 157.190 specie studiate sono classificate come minacciate. Con la costante scomparsa delle specie, la comprensione di come gli animali interagiscono tra loro e con il loro ambiente e il miglioramento delle conoscenze scientifiche sono più vitali che mai.
Nell'ottobre 2023, la Species Survival Commission (SSC) dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha riconosciuto pubblicamente il contributo significativo che i giardini zoologici e gli acquari danno alla conservazione delle specie e il ruolo essenziale che queste istituzioni svolgono nella conservazione di specie, piante e animali in-situ ed ex-situ.
Nei mari e negli oceani, l'intensificazione delle attività umane provoca disturbi agli animali (rumore, cattura accidentale e lesioni legate alla pesca, inquinamento, degrado dell'habitat, ecc.); studi come questi all'interno degli zoo permettono di valutare le capacità fisiche e fisiologiche e le particolarità di adattamento di questi straordinari animali marini e possono orientare le misure di protezione da attuare nell'ambiente naturale per ridurre l'impatto delle attività umane su queste specie.